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NON LASCIAMOLE IMPALATE

Noi cittadini chiediamo al Comune, alla Regione e al Ministero competente lo sblocco del parco eolico offshore davanti la costa di Rimini ad oggi così progettata: impianto eolico composto da 51 turbine da installare nel mare antistante la costa tra Rimini e Cattolica. Le turbine, alte circa 200 metri sul livello del mare, hanno potenza installata totale pari a 330 MW e, secondo la società proponente, potrebbero generare fino a 700 GWh/anno, cioè il fabbisogno energetico di un territorio urbanizzato di 120.000 abitanti circa.
Al contempo chiediamo di apportare tutte le modifiche necessarie affinché il progetto venga realizzato con il minor impatto ambientale sul nostro mare, produca il massimo dell’energia pulita ricavabile da quel sito e che siano certi i tempi di realizzazione, vita e smaltimento dell’infrastruttura.

Ora più che mai è necessario realizzare la transizione energetica attraverso lo sblocco dei vari progetti sparsi in tutta Italia e fra questi c’è anche Rimini, non possiamo fallire questo appuntamento con la storia per colpa della burocrazia.

In questi mesi ne abbiamo sentite di ogni provenire dai vari NINBY nostrani, eravamo favorevoli prima dell’invasione russa dell’Ucraina, che sta facendo schizzare alle stelle il costo delle materie energetiche e delle bollette, lo siamo a maggior ragione ora che la transizione economica non è più rinviabile e la nostra dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili è stato messo a nudo.

Ai quanti si dicono impauriti dal possibile contraccolpo sul turismo noi rilanciamo dicendo che l’impianto eolico offshore potrà, se sapientemente valorizzato e sfruttato, creare un indotto turistico-economico con gite in barca, creazione di un tecno-polo con centro visite magari nelle colonie abbandonate e perchè no, sfruttando questa nuova infrastruttura portare nuovi corsi universitari affini al tema in essere nella città di Rimini.
Ci fa ridere che dei romagnoli non sappiano come riuscire a sfruttare positivamente questa nuova infrastruttura: non siamo noi che dal “sabbione” abbiamo creato un impero economico laddove prima c’erano solo dune e canne?

L’Emilia-Romagna è la dodicesima regione per produzione di energia rinnovabile dall’eolico, oltre ai mega impianti di produzione, se vogliamo accelerare una rapida transizione energetica, dobbiamo potenziare la creazione di impianti di dimensioni minori.

Ti chiediamo di unirti a noi in questa battaglia per riaprire un dibattito NECESSARIO per il bene di tutti i riminesi e dell’ambiente.

Firma subito il nostro appello!